Quando mi trovo a visitare un paziente a cui riscontro una fibrillazione atriale che non sapeva di avere faccio sempre questo esempio per spiegare in parole semplici il problema.
Normalmente il nostro cuore ha un ritmo regolare che viene deciso da un direttore d'orchestra. Immaginate che, a causa dell'avanzare dell'eta', della pressione alta, del diabete o dell'obesita', il direttore d'orchestra se ne vada. A quel punto ognuno suona un po' come gli pare e il ritmo diviene caotico.
Questa e' la fibrillazione atriale: un ritmo caotico.
Ma Dottoressa, perche' succede?
Per una serie di motivi (alcuni dei quali li ho gia' riportati sopra), le pareti dell'atrio (che e' una stanzetta del cuore dove passano le "fibre elettriche") vengono stirate e a quel punto avviene una sorta di cortocircuito che genera questa aritmia chiamata fibrillazione atriale.
Ma e' pericolosa?
Si, perche' in quella stanzetta chiamata atrio possono formarsi dei trombi che possono causa re l'ictus.
Il Cardiologo quindi valutera' se iniziare la terapia anticoagulante che, fluidificando il sangue, impedisce la formazione di questi trombi. Fino a qualche anno fa avevamo a disposizione solo il Coumadin; negli ultimi anni finalmente sono arrivati nuovi farmaci anticoagulanti molto piu' comodi perche' hanno una dosaggio fisso e non richiedono il controllo mensile degli esami del sangue.
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